VIAREGGIO. “Chi sa, parli”. Lo dice come se fosse un novizio della politica, mentre chi parla è Emiliano Favilla, una vita passata nelle stanze dei partiti e nelle stanze che contano, come ad esempio l’incarico ai lavori pubblici che ebbe in Provincia di Lucca come assessore.

“Siccome anch’io sono in quest’ amministrazione – scrive Favilla, ultimo entrato in consiglio comunale dopo l’ingresso in giunta di Isaliana Lazzerini – e non mi va di avvallare eventuali poteri forti che dettano legge, come ho sentito dire nella conferenza stampa dei tre ex assessori dimessi dal sindaco Betti. CHI SA PARLI. Ora basta lanciare il sasso e rimpiattare la mano. Non è accettabile che qualcuno parli di malcostume, di corruzione, di sperpero di denaro pubblico perché ritiene di sapere le cose e poi si trincera nel silenzio. Non è giusto che alla fine tutti i dipendenti pubblici del comune di Viareggio siano coinvolti in questo alone di sospetto. Se non hanno il coraggio di farlo, lo dicano a me che lo faccio io”.

“Per il momento – spiega Favilla – andando in giro per il Comune, mi sono reso conto che la macchina del comune è ferma, settori e servizi che non funzionano o funzionano male e tutto questo è stato palesemente aggravato da uan macrostruttura sbagliata. Strano che coloro che hanno proposto, sostenuto ed attuato quel tipo di macrostruttura non si siano accorti di come stanno effettivamente le cose e continuino a dire che bisogna continuare ad andare in quella direzione”.

“Ho visto che forze politiche di maggioranza chiedono di riprecisare il programma, bene! Più che giusto facciamolo alla svelta e se ci sono errori correggiamoli senza perdere tempo nel bene di questa città che da troppi anni subisce inefficienze inaccettabili”.

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ultimo aggiornamento: 07-02-2014


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